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VII Malamute Day

Ecco questo strepitoso video realizzato dall'amico Crosta Ivan con le fantastiche ed immancabili foto del grande Stefano Cocchioni...

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...il VALORE dei nostri CANI!!!

George Graham Vest era un avvocato. Non un avvocato qualunque ma uno di quelli che crede realmente nella giustizia. Per darvi un’idea di chi era Vest si può parlare due episodi che lo hanno fatto “notare”. Nel Missouri del diciannovesimo secolo, dove gli afroamericani non erano certo visti di buon occhio, difese, e fece assolvere, un uomo di colore accusato di omicidio. Cosa c’entra tutto questo con i cani? Qui si arriva al secondo episodio. Vest prese in carico il caso di un uomo che denunciava l’uccisione del suo cane Drum da parte del vicino.
Vest era talmente convinto di quello che faceva che, prima di entrare in tribunale dichiarò che avrebbe vinto la causa o si sarebbe scusato con ogni cane del Missouri. La pena massima in quel periodo,  parliamo di due secoli fa, era di 150 dollari. Vest riuscì a far condannare l’assassino di Drum ad un’ammenda di cinquecento dollari obbligandolo a risarcire anche i danni morali. L’arringa finale di Vest è entrata nella storia ed è il manifesto di moltissime associazioni animaliste negli Stati Uniti e nel mondo. Si chiama Elogio al Cane ed è una semplice spiegazione di quanto un cane sia importante per qualsiasi essere umano. Trovate il testo completo qui di seguito:

Vecchiaia

<<Posto questo articolo, il secondo, inviatomi dal Dott. Franco Milani  Medico Veterinario a cui ho chiesto una collaborazione per la stesura di articoli di pubblico interesse. Colgo l'occasione di rivolgergli un caloroso ringraziamento per aver accettato il mio invito ed auguro come sempre a voi tutti buona lettura!!>>

“Invecchiare è il solo modo che conosco per non morire giovane” Anonimo

“I cani vecchi sono confortevoli come le scarpe vecchie. Possono essere un po’ informi con le punte consumate, ma ti vanno a pennello” Bonnie Wilcox


Prima o poi tutti dovremo fare i conti con il fatto che il nostro cane è diventato anziano.
La cosa a volte ci sorprende per la rapidità con cui avviene, passa una stagione e il nostro vigoroso amico, compagno di tante passeggiate, sembra rallentato e appesantito. La sua verve atletica appare intorpidita e le dimostrazioni di potenza si riducono. A volte mantiene una certa resistenza sul lungo e questo un po’ ci distoglie e distrae dal fatto incontestabile, ineluttabile e incontrovertibile. Husky invecchia. Il fatto veramente triste è che l’aspettativa di vita dei nostri amici Siberiani è di gran lunga inferiore alla nostra. Una pausa pranzo rispetto ad un giorno di ferie. Troppo breve per noi.
Questa fase della vita del cane può iniziare in tempi diversi a seconda dello stato di salute e lo stile di vita del cane ma di solito possiamo notarne l’insorgere dei segnali intorno ai dieci anni.

Riale - Val Formazza - Verbania

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Malattie da zecche.

Non amo le zecche, un vero “naturalista” dovrebbe considerare tutte le creature alla stessa stregua, sullo stesso piano ed apprezzarne l’utilità. Vabbè io non amo le zecche e ora vi spiego il perché.
Le zecche sono acari succhiatori di sangue, sono animaletti molto resistenti e possono vivere e sopravvivere in condizioni ambientali anche molto difficili. Hanno cicli riproduttivi molto variabili sia per numero di passaggi su ospite che per lunghezza del ciclo (da un mese a tre anni). In alcune regioni d’Italia il ciclo è praticamente continuo senza interruzioni invernali sebbene sia presente una alternanza di periodi di grande attività e di relativa quiete. In genere i periodi di maggior presenza sono il primaverile (Aprile-Maggio) e l’autunnale (Settembre-Ottobre).
Le zecche preferiscono le aree boscose o quanto meno erbose, zone nelle quali possano trovare dei microclimi caldo umidi senza troppo sole diretto; questo non impedisce loro di sopravvivere anche in zone meno idonee.

Ciclo biologico
La zecca esce dall’uovo deposto in forma di larva che si riconosce per le dimensioni molto ridotte e per avere solo 6 zampe. In questa forma può vivere fino ad un anno ma per mutare deve fare un pasto di sangue che in genere dura 5 gg sul primo ospite che passa (cane, cinghiale, topolino, capriolo etc).  A questo punto la larva scende a terra dove può rimanervi da pochi giorni ad un anno, muta diventando una ninfa (piccola zecca già con 8 zampe) ed attende il passaggio di un altro ospite. Il ciclo appena descritto si ripete e la ninfa ricaduta a terra può trasformarsi in zecca adulta che a sua volta riattende un passaggio per ripetere un ultimo pasto di sangue, accoppiarsi e riscendere e, nel caso si tratti di una femmina, deporre le uova. L’esistenza di larve, ninfe e adulti giustifica l’esistenza di zecche di molti tipi e dimensioni diverse.

Prove sleddog a Riale, Val Formazza

Non potevo non postare questo video dell'amico Ivan Crosta realizzato in occasione di una giornata fantastica in compagnia dei nostri amati Alaskan Malamute. Grazie a tutti di vero cuore!

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Collari a strangolo

L'uso del collare a strangolo sui cani risale alla notte dei tempi. Il suo uso è talmente comune e scontato che non si riflette sui danni fisici che provoca. Considerato da molti addestratori strumento per inibire comportamenti come tirare al guinzaglio e costringere il cane a sedersi, a mettersi a terra, a camminare al piede, agiscono sulle basi di un solo principio: dominare avvalendosi di dolore e paura.
Diversi studi hanno dimostrato la loro inefficacia, inadeguatezza e dannosità per la salute sia fisica che psichica del cane.
Prendiamo in considerazione i problemi fisici che possono insorgere nel tempo:
o Lesioni ai vasi sanguigni dell’occhio
o Danni a trachea ed esofago
o Gravi traumatismi della colonna cervicale
o Svenimenti
o Paralisi temporanea delle zampe anteriori
o Paralisi del nervo laringeo
o Atassia degli arti posteriori
L’analisi dei danni causati dal collare a strozzo ha mostrato che alcuni cani presentavano una dislocazione vertebrale mentre altri avevano subito danni permanenti ai nervi. Ancora, una condizione chiamata sindrome di Horner, talvolta causata da traumatismi del collo, provoca disturbi agli occhi e paresi facciale.
I difensori del collare a strozzo spesso ne consigliano l’uso sui cani fin da giovane età. Al contrario proprio sugli animali giovani vi è un maggior rischio di lesioni gravi e permanenti.
L’etologia canina è arrivata alla conclusione che il collo del cane riveste un ruolo di fondamentale importanza nell’ambito del comportamento sociale.
Se mettiamo al nostro cane il tradizionale collare, ci troveremo immediatamente in una situazione di precarietà: il cane percepisce, infatti, ogni tiro e strattone come gesto di estrema minaccia.
I cani usano la presa al collo per procurarsi il serio rispetto dei loro simili. Noi umani usiamo lo strattone al collo col guinzaglio in modo inconsapevole e spesso anche come provvedimento educativo, vale a dire come rinforzo negativo. Il cane però non riesce a capire il significato di questo gesto, perché i cani tra loro non si educano alla condotta del guinzaglio. Con ogni tiro e strattone al collo il cane si pone la domanda del rispetto, che però rimane senza risposta, dato che noi umani non ci rendiamo neanche conto dell’effetto sociale di questo provvedimento per il cane.

Aspettando il VII Malamute Day

Ricordando a tutti che dal 28 al 30 del c.m. si terrà il VII° Malamute Day posto questo video condiviso dalla Sara Digiuni su Facebook.

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ULTERIORI INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI al seguente link:


Neotenia

Con il termine "neotenia" si identificano quelle caratteristiche giovanili mantenute in età adulta nei cani. La teoria fu concepita per la prima volta da Konrad Lorenz, il padre dell’etologia, e poi applicata all'evoluzione delle razze canine da Lorna e Raymond Coppinger, due biologi americani. Si è rilevato che la neotenia sia in parte un fatto evolutivo ed in parte il tentativo volontario dell'uomo di mantenere il cane più cucciolo possibile dal punto di vista psichico. Il cucciolo infatti è più malleabile, più facile da educare, e in assoluto molto più dipendente dall'uomo; quindi i primi "selezionatori" umani accoppiarono tra loro i soggetti che restavano immaturi più a lungo. In questo modo l'uomo scoprì che stava modificando gradualmente anche l'aspetto fisico: infatti il cane neotenico tendeva a mantenere anche la "faccia", e non soltanto il cervello, di un eterno cucciolone.
Fenix Bright Northern Star's a 3 mesi e 1/2
Ignaro delle leggi che governano la genetica, lo scienziato fu comunque abbastanza intelligente da seguire un sistema di selezione empirico: attraverso molteplici tentativi di accoppiamento alla fine scoprì di poter cambiare il cane in modi diversi, e di poterlo adattare alle sue diverse esigenze. Le conseguenze dirette dell’addomesticamento e della neotenia si ritrovano in modo più evidente proprio nei ceppi canini più antichi.
La teoria neotenica ha alla base una scala suddivisa in 5 gradini differenti:

1 – neonato: I cani che fanno parte di questo primo gradino sono caratterizzati da un aspetto fisico prevalentemente infantile, tipico dei cuccioli di lupo nei primi due mesi di vita; muso corto,  orecchie piccole e pendenti, cranio tondeggiante, corpo tozzo e andatura goffa. Dal punto di vista psicologico, questi cani sono, come il cucciolo, legati esclusivamente alla madre ed ai fratelli, e l’allontanamento, anche solo momentaneo, da loro  è causa di forte paura e stress. Il mondo esterno li interessa pochissimo, e sono restii ad approfondire la conoscenza di  hanno paura di tutto ciò che non conoscono: quindi la loro tendenza è una reazione negativa a qualsiasi stimolo estraneo, fino all’aggressione.

...il nostro saluto di fine Anno...Benvenuto 2011!!!

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Non potevamo che pubblicare questo video che riproduce soltanto alcuni momenti della vita quotidiana dei nostri Simone & Fenix di questi ultimi due mesi dell'appena trascorso anno 2010. Buona visione!
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